Biscione, la guardia costiera sequestra sistemi di ancoraggio abusivi

Gaspare De Blasi

Biscione, la guardia costiera sequestra sistemi di ancoraggio abusivi

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giovedì 26 Settembre 2019 - 15:59

La Guardia Costiera ha sequestrato 28 ancoraggi collocati abusivamente in mare e restituito alla libera fruizione 4 mila metri quadrati dello specchio d’acqua. Nella giornata del 25 settembre, su iniziativa della Guardia Costiera di Marsala, è stata eseguita una ricognizione in località Biscione del comune di Petrosino al fine di eliminare l’ormeggio stanziale ed indiscriminato di natanti in un’area non destinata alla sosta di unità, libera e non in concessione a terzi.

Nonostante le attività di bonifica eseguita nel febbraio scorso, dalle ispezioni subacquee sono emersi, ancora una volta, diversi abusi da parte di ignoti che, non curanti delle vigenti disposizioni relative all’uso del demanio marittimo e alla salvaguardia ambientale, hanno gettato in mare materiale di ogni tipo per creare dei sistemi di ormeggio delle imbarcazioni.

Sono stati identificati e deferiti all’autorità giudiziaria, per il reato di abusiva occupazione di pubblico demanio marittimo e violazioni della normativa ambientale, quattro responsabili che mantenevano ed utilizzavano, con le proprie unità da diporto, i sistemi di ormeggio tipo “corpo morto” abusivamente collocati sul fondale.

In totale la complessa attività eseguita con la collaborazione del comune di Petrosino che ha messo in campo uomini e mezzi, ha permesso di rimuovere dal fondale 28 corpi morti in cemento, in alcuni casi realizzati in modo rudimentale mediante copertoni ed altri recipienti  riempiti di cemento; circa 60 metri di cime d’ormeggio e spezzoni di catene posti sotto sequestro penale; nel contempo sono stati liberati e restituiti alla pubblica fruizione circa 4000 metri quadrati di specchio acqueo. Durante l’attività, inoltre, è stata svolta anche una pulizia dei fondali rimuovendo altro materiale abbandonato (bottiglie di plastica utilizzate come gavitelli segnalanti,pozzetto in plastica per cavi elettrici, paletti in ferro, una parte di scafo di barca ecc.). L’attività proseguirà nei prossimi giorni lungo tutta la fascia costiera di giurisdizione al fine di tutelare il pubblico utilizzo del mare e l’integrità dell’ambiente marino costiero.

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