Marsala contro decreto Salvini e ddl Pillon: l’Arci Scirocco promuove un’assemblea pubblica al Centro Sociale di Sappusi

redazione

Marsala contro decreto Salvini e ddl Pillon: l’Arci Scirocco promuove un’assemblea pubblica al Centro Sociale di Sappusi

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mercoledì 21 Novembre 2018 - 19:42

Anche Marsala si prepara a una mobilitazione contro alcuni discussi provvedimenti adottati dal governo nazionale guidato da Giuseppe Conte. In particolare, oggetto di critica sono il decreto sicurezza fortemente voluto dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini, entrato in vigore lo scorso 4 ottobre con la promulgazione da parte del Presidente Mattarella, e il ddl Pillon. A tal riguardo, il circolo Arci Scirocco di Marsala si è fatto promotore di un’assemblea pubblica che si terrà giovedì 22 novembre, a partire dalle 21.30, presso i locali del Centro Sociale di Sappusi (via Omero n.1). “Il ministro degli interni Salvini – scrivono i promotori dell’iniziativa – sta mettendo in atto politiche razziste e di esclusione sociale che mettono al centro del mirino migranti, senza-casa, venditori ambulanti, organizzazioni solidali, esperienze di accoglienza e inclusione innovative come Riace”. A riguardo, il circolo Arci Scirocco coglie l’occasione per esprimere il proprio rammarico per la bocciatura da parte del Consiglio comunale della mozione riguardante il conferimento della cittadinanza onoraria marsalese al sindaco di Riace Mimmo Lucano.

“Di fronte alla gravità di quanto sta accadendo e della portata dell’aggressione messa in campo contro diritti e libertà fondamentali – si legge ancora nella nota pubblicata da Arci Scirocco – è urgente e necessario promuovere un’iniziativa che manifesti il rifiuto e l’opposizione contro il decreto legge Salvini e le politiche governative di cui è il prodotto”. In quest’ottica, si punta a sensibilizzare i cittadini marsalesi, e in special modo i giovani, auspicandone la partecipazione all’assemblea e ad eventuali azioni di protesta.

“Cerchiamo di darci una voce comune – conclude la nota di Arci Scirocco – e di aprire uno spazio di confronto dove ogni realtà, associazione, singoli, operatori e utenti delle comunità possa arricchire la discussione con proposte e suggestioni, per costruire risposte collettive alla deriva razzista e fascista”.

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