Marsala e innovazione: cos’è Fablab, il ponte tra scuola e lavoro

Claudia Marchetti

Marsala e innovazione: cos’è Fablab, il ponte tra scuola e lavoro

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martedì 16 Febbraio 2016 - 17:13

Proseguono le attività del Fablab Marsala, una delle realtà più brillanti del territorio. Il progetto nasce da un gruppo di studenti, in particolare da un’esperienza fatta all’estero da Martina Ferracane, che ha partecipato ad un Fablab come volontaria in Brasile. Il Direttore del FabLab di Bruxelles (Stijn de Mil) inoltre, ha dato ai “creatori” un’introduzione su cosa sono i FabLabs e come il movimento dei makers può rivoluzionare il mondo dell’educazione. Da lì alcuni studenti hanno raccontato le loro esperienze universitarie all’estero e i progetti culturali che stanno portando avanti. Con la guida di alcuni professori dello Scientifico e dell’Industriale che hanno creduto nel progetto, i ragazzi in un’assemblea plenaria hanno deciso come far diventare realtà il FabLab a Marsala, dividendosi in vari gruppi a seconda l’area di loro interesse. “Una Marsala che apre le porte all’innovazione” è uno dei punti cardini di FabLab che intende realizzare un vero e proprio ponte tra il mondo scolastico e quello imprenditoriale attraverso la costituzione di un laboratorio di fabbricazione digitale. “Il progetto mira a formare i giovani con le competenze del futuro, che spesso non fanno ancora parte del curriculum scolastico”, ci ha fatto sapere la Ferracane. Nei giorni scorsi al Liceo Scientifico “P. Ruggieri” di Marsala, si è svolto il workshop “An Hour of Code”, proposto e tenuto da Mohamed Ayat, studente dello Scientifico e da Emanuele Domingo dell’Istituto Tecnico Industriale. I ragazzi hanno brillantemente dimostrato che ci può essere un grande potenziale tra gli studenti delle scuole marsalesi e che ci sono metodi alternativi di insegnamento che possono far accrescere il curriculum scolastico, come ad esempio i linguaggi digitali che preparano gli studenti ad un futuro dove adattabilità e creatività giocano un ruolo chiave per intraprendere il cammino lavorativo. “A breve creeremo un’associazione di volontari Fablab per essere più presenti sul territorio – ci ha detto Martina Ferracane -. Abbiamo già incassato l’ok del Comune e ci sono ottime possibilità di avere presto una sede tutta nostra”.

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