Nuccio chiede le dimissioni di Sturiano: “Era il referente locale di Ruggirello”

redazione

Nuccio chiede le dimissioni di Sturiano: “Era il referente locale di Ruggirello”

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giovedì 07 Marzo 2019 - 09:15

Il fatto politicamente più significativo della seduta consiliare di ieri (di cui scriveremo in maniera completa a parte) riguarda la richiesta di dimissioni formulata da Daniele Nuccio nei confronti del presidente Enzo Sturiano. L’intervento del consigliere del Gruppo Misto si inserisce in seno al dibattito scaturito dall’arresto del deputato regionale Paolo Ruggirello, coinvolto assieme ad altri 24 soggetti nell’operazione “Scrigno”. Dagli atti dell’inchiesta, peraltro, si fa riferimento anche alla campagna elettorale per le amministrative del 2015 e alla composizione della lista dei Democratici per Marsala (sulla vicenda ha comunque già replicato lo stesso Sturiano in un’intervista rilasciata alla nostra redazione).

“Il rispetto che dobbiamo all’Istituzione che rappresentiamo – afferma Nuccio – ci impone una seria riflessione su cosa sia oggi il nostro territorio. Il caso ha voluto che pronunciassi queste parole in occasione del settantasettesimo compleanno di Mauro Rostagno, uno di quelli che a viso aperto ha sfidato il potere mafioso e raccontato meglio di altri le ambiguità, il lato oscuro del potere, la connivenza fra politica e Mafia. Non possiamo tollerare che la seconda carica della Città sia oggi il plenipotenziario, il referente politico, il primo sponsor di un soggetto che fino a pochi giorni fa era “soltanto” un voltagabbana che giungeva nelle file del PD sulla scorta della rottamazione di targa renziana, che ha spalancato le porte al mondo del “cuffarismo” e che oggi è considerato dalla magistratura soggetto organico all’organizzazione criminale denominata Cosa Nostra. Fatta salva la presunzione d’innocenza che ci impone il vivere in uno stato di diritto la storia ci insegna, Paolo Borsellino ci ha insegnato, di non aspettare le risultanze del lavoro della magistratura. La Politica deve arrivare prima ed è per questo che ho chiesto al Presidente Sturiano di compiere un gesto di generosità nei confronti della Città, di rispetto per le Istituzioni, rinunciando alla sua posizione. Non possiamo permettere che la nostra gente pensi che, nell’attesa di un processo nel quale l’ex deputato regionale Ruggirello cercherà di chiarire la sua posizione, i tentacoli di Cosa Nostra siano giunti a lambire lo scranno più alto di sala delle lapidi. Il Presidente del Consiglio ha rivendicato la sua vicinanza, umana e politica ad un soggetto sul quale pende un infamante capo di imputazione, l’associazione mafiosa. In una Città, in un territorio normale le mie parole sarebbero state considerate nient’altro che considerazioni di buon senso. Ma la nostra non è una Città normale. Tanta retorica, troppa ipocrisia e tatticismo in vista della prossima campagna elettorale per le amministrative del 2020 che con ogni probabilità saranno condizionate dai fatti di questi giorni”.

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