Ombra in Consiglio, presentato il progetto di rilancio di Birgi. “Ora serve il sostegno dei Comuni e dei privati”

Vincenzo Figlioli

Ombra in Consiglio, presentato il progetto di rilancio di Birgi. “Ora serve il sostegno dei Comuni e dei privati”

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lunedì 11 Novembre 2019 - 21:13

Dopo le polemiche della scorsa settimana, è tornato a riunirsi il Consiglio comunale di Marsala con una seduta interamente dedicata all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi. Ad aprire i lavori, il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano, che ha messo in votazione la mozione propedeutica all’audizione del presidente di Airgest Salvatore Ombra, approvata all’unanimità dai 21 consiglieri presenti al momento della votazione a Sala delle Lapidi.

A seguire, il sindaco Alberto Di Girolamo, ha sottolineato come le infrastrutture siano fondamentali per lo sviluppo della Regione e della provincia di Trapani, ripercorrendo poi le tappre che hanno portato, nell’estate del 2018, al bando per il comarketing con 25 lotti, gestito con responsabilità dal Comune di Marsala, senza però produrre i risultati sperati. In quell’occasione, lo ricordiamo, a manifestare il proprio interesse furono solo Alitalia (per Roma e Milano) e Blue Air (per Torino). “E’ stata una grande delusione, ma nonostante tutto non ci siamo fermati e abbiamo cercato di capire assieme alla Regione come evitare che quei soldi si perdessero”. Poi Di Girolamo ha affermato di aver apprezzato il ritorno di Ombra alla guida di Airgest (“con una persona competente, l’aeroporto può tornare a volare”). Al contempo, il primo cittadino lilybetano ha auspicato una maggiore chiarezza nei rapporti con il Distretto Turistico e nelle strategie future da parte della Regione Siciliana, azionista di maggioranza di Airgest.

Nel suo lungo e dettagliato intervento, Salvatore Ombra ha sottolineato come l’aeroporto, al momento del suo insediamento, fosse “un cadavere”. Da qui, dunque, il racconto dei primi mesi del suo secondo mandato alla guida di Airgest, passando dagli interventi per sopperire al degrado strutturale (affrontato con risorse interne) fino ai rapporti con le compagnie aeree. Con Alitalia, che deve ancora contrattualizzare le due rotte del suddetto accordo di comarketing, che una volta entrati a regime garantiranno i collegamenti con Roma e Milano per tre anni. Poi c’è il rinnovato rapporto con Ryanair, ripreso a partire dal pagamento di una parte dei debiti pregressi del precedente comarketing (causato dalla morosità di sei Comuni) e ormai in fase di ricostruzione, come confermano i due recenti incontri con i vertici della compagnia irlandese che vede di buon occhio il progetto su cui sta lavorando il manager marsalese. “Ricordo che la previsione di Ryanair dopo il mese di marzo per Birgi era pari a 0 voli”. L’obiettivo di breve termine è arrivare a 18 collegamenti per la winter, con 800.000 passeggeri per il 2020 e 1.200.000 nel 2021. “In questo modo – assicura il manager marsalese – arriveremmo al pareggio di bilancio”. Poi ci sono i fondi per le cosiddette “rotte onerate”, messi a disposizione dal primo governo Conte, di cui Birgi potrà usufruire effettivamente avendo superato positivamente il Meo Test. A quel punto, dalla prossima primavera partiranno altri sei collegamenti con tratte nazionali (Trieste, Napoli, Brindisi, Ancona, Perugia, Parma).

“Cosa serve adesso? Serve una previsione di medio periodo, da 5 a 10 anni”. E qui, Ombra spiega le ragioni che lo stanno portando a incontrare i Consigli comunali dei vari centri della provincia, per chiedere la collaborazione di tutto il territorio, tenuto conto che l’Irlanda, grande quanto la Sicilia ma molto meno ricca di siti culturali e naturalistici, registra 30 milioni di passeggeri l’anno, a fronte dei circa 17 milioni che arrivano negli scali aeroportuali siciliani.

“Nel mio precedente mandato, il problema più grande che ho avuto è stato far capire alle amministrazioni l’importanza di Ryanair. In questo territorio c’è molta presunzione e si riteneva che una volta qui, Ryanair non sarebbe più andata via perchè abbiamo il sole, il mare, i tramonti… Poi, invece, Ryanair ha smontato e ha replicato a Malta il progetto che avevamo pensato per Birgi. Allora la politica fece altre scelte, io ritenni di non poter più essere d’ausilio e presentai le dimissioni”. Serve dunque che le amministrazioni diano un contributo nel rispetto della legge, bisognerà capire come. Ma Ombra auspica anche una maggiore partecipazione da parte dei privati, con una local tax omogenea su tutto il territorio provinciale. Un ulteriore strumento di sviluppo potrebbe essere l’investimento sulla logistica, tenuto conto del notevole incremento che è destinato ad avere il commercio on line.

A seguire, sono intervenuti i consiglieri Calogero Ferreri, Arturo Galfano, Flavio Coppola, Linda Licari, Angelo Di Girolamo, Letizia Arcara e Michele Gandolfo. Quest’ultimo ha chiesto chiarimenti sul futuro occupazionale dei dipendenti di Airgest, dopo l’avvio delle procedure di cassa integrazione. Su questo punto in particolare, Ombra ha spiegato di aver trovato collaborazione da parte dei sindacati e comprensione da parte dei lavoratori, sottolineando la necessità di ridurre i costi e, al contempo, di inserire questo passaggio delicato per i lavoratori, ma transitorio, in un più ampio ragionamento che punta al rilancio dell’aeroporto.

In coda al dibattito, il Consiglio ha approvato all’unanimità dei presenti un atto di indirizzo che impegna l’amministrazione comunale ad individuare ulteriori risorse a sostegno dell’aeroporto.

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