Osservatorio Turistico Istat: ecco chi sceglie la Sicilia. Lieve crescita di presenze in Provincia di Trapani

redazione

Osservatorio Turistico Istat: ecco chi sceglie la Sicilia. Lieve crescita di presenze in Provincia di Trapani

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giovedì 31 Ottobre 2019 - 13:35

Sono arrivati i nuovi dati dell’Osservatorio Turistico Istat in merito alle presenze turistiche nelle Città siciliane. In Provincia di Trapani, rispetto al 2017, c’è un calo del 1,4%. Si passa dai 69.8642 arrivi ai 68.8663 del 2018; probabilmente la crisi dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi non è stato d’aiuto; ma ciò viene compensato dalle presenze in Provincia, dove c’è una lieve crescita del 2,4%: si è passati dai 2.326.555 di presenze turistiche nel 2017 ai 2.381.887 dello scorso anno.

Ragusa è il capoluogo di Provincia che ha avuto un’impennata di arrivi e presenze, a seguire Palermo, Messina ed Enna, tutte con un trend positivo.

Tra le città della Provincia, San Vito Lo Capo si attesta al 7° posto con 547.379 presenze, una lieve diminuizione rispetto all’anno precedente ma comunque abbastanza in una posizione stabile. 10° posto per Castelvetrano, una sorpresa con i suoi 371.926 turisti che pernottano sul territorio comunale; in calo Favignana al 18° posto in classifica e terza tra le città della Provincia di Trapani: è passata da 216.989 presenze del 2017 a 202.918 dello scorso anno, perdendo così una posizione. Al 20° posto c’è Marsala che da 201.018 scende di poco a 195.051 turisti che permangono in Città. Dati che ci fanno capire come la Provincia di Trapani non sia meta preferita da chi arriva in Sicilia, sia che siano stranieri, sia che siano turisti italiani.

Le strutture ricettive preferite dai turisti, in Sicilia, sono gli alloggi in affitto e i B&B che segnano rispettivamente un 9,9% e un 7,1% di segno positivo soprattutto nel numero di strutture, perchè nel numero di posti letto i Bed & Breakfast sfiorano punte di 7,7% di aumento dal 2017 al 2018. Segno + anche per gli alberghi a 5 Stelle (5,1%) e a 4 Stelle. Un quadro che ci dice come le preferite dei turisti al momento – e per rapporto qualità-prezzo – restino le strutture extra-alberghiere.

Interessanti anche i dati sulla nazionalità dei turisti che scelgono la Sicilia come meta delle proprie vacanze. Francesi e tedeschi in arrivi e presenze preferiscono sempre la meta siciliana: oltre un milione di cugini d’Oltralpe e di cittadini provenienti dalla Germania trascorrono le loro notti negli esercizi ricettivi dell’isola. A seguire gli inglesi, gli americani – che sono passati, come presenze da 444.913 del 2017 a 506.310 del 2018 -, gli olandesi e a seguire svizzeri, russi, spagnoli e belgi. Dagli austriaci agli svedesi in poi, siamo dalle 100.000 presenze a scendere. Tra i turisti non europei, a parte gli americani, c’è un forte flusso turistico di australiani in aumento, ma anhce di argentini, canadesi e israliani. Questi ultimi sono passati dalle 57.429 presenze del 2017 alle 66.142 dello scorso anno. Da Asia a Nuova Zelanda siamo sotto le 30mila presenze e i 20mila arrivi.

Il Paese con meno presenze e arrivi nella nostra isola invece, è la lontana europea Islanda: solo in 3.313 hanno pernottato in Sicilia, registrando anche un calo rispetto al 2017.

Per quanto riguarda il flusso turistico italiano, i lombardi superano oltre un milione di presenze, seguiti dai campani, dai laziali, dai veneti, dai piemontesi, dagli emiliani e romagnoli. Ma in questi casi andiamo dai 508.548 a dati sempre più inferiori ma con un trend positivo rispetto al 2017. Ma a scegliere la Sicilia sono gli stessi siciliani anche se si muovono meno, passando dalle 3.032.453 alle 2.882.530 dell’anno trascorso. In totale, i turisti italiani più gli stranieri che arrivano in Sicilia per dormire, mangiare, visitare musei sono 15.135.259 registrando un aumento.

I turisti italiani in Sicilia continuano a permanere soprattutto in strutture extra-alberghiere: nel 2018 1.738.200 hanno scelto alloggi in affitto, b & B e altro, permanendo mediamente il 2,9% (lieve aumento rispetto al 2017). Gli stranieri invece scelgono le vacanze “di lusso”: oltre 6milioni preferiscono hotel a 5 e 4 stelle, anche se c’è un forte aumento pure per B&B e altro con una variazione che dal 4,8 e passata al 13,2.

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