Palmeri (M5S): “Le tratte ferroviarie trapanesi tra le più trafficate. Sarebbe insensato sopprimerle”

Vincenzo Figlioli

Palmeri (M5S): “Le tratte ferroviarie trapanesi tra le più trafficate. Sarebbe insensato sopprimerle”

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giovedì 10 Luglio 2014 - 10:56

Il Movimento Cinque Stelle torna ad occuparsi dei trasporti pubblici nel trapanese e dei collegamenti con Palermo. Dopo un incontro tenutosi nell’ex sede della Provincia Regionale su iniziativa del deputato pentastellato Sergio Tancredi, è adesso Valentina Palmeri a chiedere la calendarizzazione urgente di un’audizione in IV Commissione, oltre ad un pre-incontro con ferrovieri e sindacati del trapanese (già fissato per venerdì prossimo).

“L’obiettivo – dichiara il deputato regionale alcamese – è quello di scegliere una linea progettuale, la più fattibile e condivisa possibile fra tutte le parti, allo scopo di poter partecipare ai nuovi progetti in cantiere, facendo rientrare negli stessi le tratte del trapanese che ad oggi sono state di fatto escluse. Questo tentativo appare arduo alla luce del fatto che, come comunicato dai funzionari dell’assessorato durante lo scorso incontro, per un riammodernamento globale delle linee ferroviarie siciliane avremmo bisogno di diversi miliardi di euro. E, invece, i fondi a disposizione saranno al massimo poco più di 800 milioni e a condizione di attenersi scrupolosamente, ed entro i termini previsti, ai criteri progettuali stringenti della Comunità europea”.

La Palmeri, dati alla mano, smonta l’assunto in base al quale le tratte del trapanese sarebbero poco trafficate. Un argomento che è stato spesso agitato pubblicamente per giustificare la mancanza di investimenti sulla linea ferrata in Sicilia Occidentale. In particolare, nella tratta ferroviaria Castelvetrano-Mazara-Marsala-Trapani vengono movimentati, tra andata e ritorno, circa 2000 viaggiatori al giorno. “Non si tratterebbe, quindi, di una tratta scarsamente trafficata, ma di una delle più frequentate della Sicilia. Ricordiamo inoltre che i biglietti annui staccati per le visite turistiche al tempio di Segesta (tratta ferroviaria via Milo) erano in media 320 mila (oggi serviti con pullman), a Selinunte (tratta ferroviaria Castelvetrano- Sciacca – Porto Empedocle, chiusa da anni) 280 mila. Chiudere in questo contesto alcune tratte ferroviarie appare molto insensato”, affermano Palmeri e Tancredi.

“Per la ripresa economica del nostro territorio,  – conclude la deputata M5S – bisogna partire proprio dal rifinanziamento di quei progetti che garantiscono la mobilità ed il trasporto pubblico di persone e merci. La ex provincia di Trapani ha bisogno di un piano di investimenti e di sviluppo dei trasporti come anello fondamentale di quell’economia considerata indispensabile alla sopravvivenza dei comuni e dell’occupazione, uno sviluppo dei trasporti inserito in un progetto di sistema di mobilità delle persone e merci basato principalmente sull’integrazione e sull’intermodalità, come ad esempio il collegamento che rappresenterebbe un’infrastruttura al passo con i paesi moderni e sviluppati, tra la linea ferroviaria e l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani”.

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