Dalla Biennale di Milano alla mostra di Matera, le opere di Paola Vitaggio nell’Annuario di Arte Contemporanea

redazione

Dalla Biennale di Milano alla mostra di Matera, le opere di Paola Vitaggio nell’Annuario di Arte Contemporanea

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martedì 19 Novembre 2019 - 11:35

Per Paola Vitaggio, artista marsalese, l’arte è esigenza vitale, è spazio e creatività; è la forma espressiva della libertà individuale in cui l’esperienza umana si fonde con quella creativa. Paola inizia il suo percorso artistico con la pittura realista, paesaggi e figurativi, fino a maturare lo stile astratto ed informale ma sempre protesa verso la ricerca che studia e approfondisce nel tempo. Questa passione la porta a far parte dell’Ente Mostra Città di Marsala come consigliere amministrativo e a far nascere l’associazione “Sinfonia di colori” di cui è presidente. Le sue personali ottengono premi, consensi di pubblico e critica.

“Da qualche anno ho ampliato i miei orizzonti – ci dice Paola Vitaggio -. Sono stata selezionata per le Biennali di Venezia, Roma, Spoleto, Brera e Atene, qui le mie opere sono in calendario a dicembre presso la sede dell’Istituto Cultura Italiana dell’Ambasciata. Nella Biennale di Milano ero tra i 200 artisti selezionati su 2.400”. L’artista sarà impegnata anche a Matera nella galleria “Il Comignolo” con l’opera dal titolo “Cadde la pioggia, soffiò il vento, strariparono i fiumi sulla casa ed ella non cadde, perchè costruita sulla roccia; e partì per un lungo viaggio alla ricerca di perle – Dal Vangelo Secondo Matteo”, opera dedicata a Matera e a Pier Paolo Pasolini. A Milano parteciperà al Premio “Margherita Hack” e poi le sue tele voleranno negli USA per Art Basel, la Fiera dell’Arte Contemporanea. La Vitaggio mette in mostra un rinnovato linguaggio stilistico: un astrattismo-lirico-sensoriale.

L’Annuario di Arte Contemporanea edito dalla Mondadori la inserisce tra i suoi esponenti dedicandole tre pagine (disponibile dal mese di marzo nelle librerie Mondadori). “Nelle mie opere la compenetrazione del linguaggio cromatico diventa astrazione e interiorità, evoluzione progressiva del mio stile – ci dice la Vitaggio -. Volute a cui affido parole, linguaggi e comunicazioni in spazi senza confini. Elaborazioni modulari che tendono verso l’alto, capaci di lasciare una finestra dischiusa, una via di fuga”. Le opere dell’artista marsalese sono esempio di come una cromia sofisticata possa convivere in un’armonica composizione. Leggerezza è ciò che trapela, in un dialogo interiore similare a vetrate rinascimentali, maestose ma evanescenti. La conoscenza della materia si coniuga con i soggetti onirici. Questa crescita verso il sensorialismo-lirico le è naturale, eliminando la forma organica. L’elemento astratto emerge e risuona.

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