Piogge da record in Sicilia Orientale, si va verso il riconoscimento dello stato di calamità

redazione

Piogge da record in Sicilia Orientale, si va verso il riconoscimento dello stato di calamità

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martedì 29 Ottobre 2019 - 00:23

Ancora una volta, l’autunno si conferma stagione senza mezze misure in Sicilia. Dopo un mese segnato da temperature molto al di sopra della media stagionale, le precipitazioni degli ultimi giorni in alcune zone dell’isola hanno fatto segnare numeri da record, in termini di quantità e intensità.

Sulla base delle rilevazioni prodotte dal servizio Rischio idraulico e idrogeologico del DRPC Sicilia, il capo della Protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana, Calogero Foti ha affermato: «Le prime rilevazioni sulle piogge cadute nella Sicilia centro-sud orientale in questo fine settimana, ci dicono che si è trattata di una situazione eccezionale che in alcuni casi può verificarsi ogni duecento anni. La violenza delle precipitazioni con caratteristiche differenti nelle diverse zone geografiche dell’isola e la loro concentrazione in poco tempo, ha fatto il resto, causando notevoli danni in numerosi Comuni».

In particolare, nel settore sud-orientale – versante Stretto di Sicilia (Ispica) – le piogge di venerdì sera sono state particolarmente violente, con significativi quantitativi concentrati in poco tempo (da 210 a 260 millimetri nell’arco di un’ora e mezza) e con tempi di ritorno superiori ai duecento anni. La pioggia caduta è pari a circa 3 volte la media mensile del periodo (ottobre).

«Nella zona di Noto – dichiara Giuseppe Basile, responsabile del Servizio che ha elaborato i dati e redatto i relativi grafici  – le piogge sono state meno violente (da 50 a 150 millimetri in un’ora) e con tempi di ritorno da 2 a 10 anni. Rispetto alla media mensile dello stesso periodo, i quantitativi caduti sono stati pari a circa una volta e mezzo. Due i picchi importanti: il primo alle ore 3.30, l’altro alle 22».

Nel settore orientale (Siracusa) le precipitazioni si sono distribuite nell’arco di due giorni (25 e 26) raggiungendo valori da 80 a 150 millimetri, con picchi di intensità da 45 a 75 millimetri in 3 ore e tempi di ritorno da 2 a 10 anni.

In Sicilia centrale (area di Ramacca) le precipitazioni registrate hanno raggiunto valori di 130 millimetri in circa venti ore, con un picco significativo di 50 millimetri, tra l’1.30 e le 3.30 (ora solare) del 27 ottobre. La quantità complessiva di pioggia è pari a circa una volta e mezza la media del periodo, il tempo di ritorno di tale evento è tra 2 e 10 anni.

“Il Governo regionale, attraverso il Dipartimento della Protezione civile, è stato costantemente presente sui luoghi in cui si sono verificate le condizioni di maltempo con una presenza costante sia all’interno dell’Unità di crisi presso la prefettura di Ragusa che all’interno dei COC (centri di coordinamento comunali), dichiara Calogero Foti. Già ieri, su indicazione del presidente della Regione Musumeci, abbiamo avviato una prima fase di ricognizione dei danni, ai fini del riconoscimento dello stato di calamità naturale”.

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