Polizia: lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, arrestato un ragazzo di 33 anni

redazione

Polizia: lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, arrestato un ragazzo di 33 anni

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martedì 09 Settembre 2014 - 12:45

Nella mattinata di ieri, il personale della Polizia di Stato in servizio presso la IV Sezione della Squadra Mobile di Trapani (Sezione Antirapina) ha tratto in arresto Pietro Bonafede, di 33anni, colto nella flagranza dei reati di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente del tipo marijuana, ricettazione di un’arma comune da sparo, nonché detenzione di arma clandestina.

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In particolare, la Squadra Mobile, nel corso di una perquisizione a Marsala finalizzata alla ricerca di armi, munizioni e materiale esplodente, rinveniva all’interno dell’abitazione del Bonafede un fucile di provenienza furtiva, asportato nel 2011 in un’abitazione di Marsala, una pistola con matricola abrasa, una carabina ad aria compressa, ben 86 cartucce illegalmente detenute di cui una costituente munizione da guerra. Le ricerche, inoltre, consentivano il rinvenimento e quindi il sequestro, all’interno dell’abitazione dell’uomo,  di un recipiente contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana già essiccata e pronta per la commercializzazione, alcuni involucri in plastica  contenente infiorescenze di cannabis, due bilance elettroniche utilizzate verosimilmente per la pesatura della sostanza. La perquisizione è stata estesa anche all’appezzamento di terreno dell’abitazione dove si accertava la presenza di una piantagione di Marijuana  costituita da 45 piante, alcune delle quali di oltre 2 metri,  coltivate all’interno di una struttura muraria, priva di tetto a protezione della quale, per occultarne la visibilità, era stata creata una copertura di paglia. Sul posto sopraggiungeva il personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica per i rilievi fotografici. Il Bonafede veniva infine tratto in arresto e su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica, Giulia D’Alessandro, sottoposto agli arresti domiciliari. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi al fine di accertare se altri soggetti siano coinvolti nella coltivazione della piantagione sottoposta a sequestro.DSC_0002

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