Un post Facebook di un Vigile urbano scatena le polemiche in Consiglio. Parla l’autore Luca Isacco

redazione

Un post Facebook di un Vigile urbano scatena le polemiche in Consiglio. Parla l’autore Luca Isacco

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giovedì 14 Novembre 2019 - 17:15

Nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale, un intervento della Consigliera di centrosinistra Linda Licari, ha scatenato la reazione della Comandante dei Vigili urbani, Michela Cupini. Nel corso del suo articolato intervento, la Licari ha affermato di essere venuta a conoscenza che sui Social, un agente della Polizia Municipale, aveva, a suo dire, invitato i cittadini, visti i disservizi causati dalla mancata raccolta dell’organico nei giorni scorsi, a non pagare la tassa sui rifiuti. All’intervento, ha replicato la Comandante Michela Cupini che si trovava in Aula in occasione della trattazione del punto relativo al Rendiconto di Gestione 2018.

La dirigente ha sostenuto di essere venuta a conoscenza in quel momento della questione, e dopo seppur sommarie ricerche, aveva individuato nelle specifiche parole attribuite ad un componente del Corpo dei Vigili urbani, un post su Facebook pubblicato dall’Ispettore capo Luca Isacco che riportato anche durante l’intervento dalla Consigliera comunale, afferma testualmente: “Un altro giorno passato senza il ritiro dell’organico… a fine mese ultima rata del pagamento del servizio. Da cittadino sono incazzato perché la base del commercio dovrebbe essere basata sul “Dare/Avere”. Ma forse a questo punto non aveva senso studiare”. Su questo post Michela Cupini ha affermato di non trovare nulla di particolarmente offensivo, mentre ha ravvisato nelle parole della Consigliera pesanti giudizi su un componente della Polizia Municipale. La stessa Cupini peraltro, ha detto in Aula che in passato, quando ha ravvisato comportamenti non rispondenti alla dignità della divisa che indossano, non ha mai esitato ad intervenire anche nei confronti dei dipendenti della Polizia Municipale.

Occorre specificare che il nome dell’Ispettore autore del post, non è stato mai fatto in Aula, però – viste le affermazioni così circostanziate – non è stato difficile individuarlo visto che, sempre tramite Social Network, il tam tam si è fatto sempre più pressante. “Nel post che ho scritto sul mio profilo Facebook – ci dice in esclusiva l’ispettore Luca Isacco – ho scritto da cittadino. Mai mi sarei aspettato che una frase da cittadino venisse travisata e si trasformasse, secondo le parole della consigliera Licari, in una frase pronunciata da un uomo che indossa una divisa. Sono amareggiato, ciò mi porta a capire come viviamo, cioè in una realtà in cui un semplice pensiero può essere male interpretato a seconda delle idee politiche. Soprattutto quando a riferire di un post sono terze persone. La lingua italiana è bella perchè non può dare adito a fraintendimenti. Mi sono visto citare in Aula consiliare – continua Isacco – come ‘aizzatore’, ma il senso del post non ha nulla a che vedere con questo. Ho apprezzato le parole espresse a Sala delle Lapidi dalla comandante Michela Cupini, che ha ben espresso le sensazioni insite nel mio post. Mi sarei aspettato, da dipendente comunale, la solidarietà dell’Amministrazione, ma ancora non è arrivata, di contro è arrivata quella di diversi consiglieri comunali, che ringrazio. Per quanto mi riguarda, valuterò di tutelare la mia immagine nelle sedi più opportune”.

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