Partanna: in Prefettura incontro sui rifiuti. Il sindaco Catania parla degli assenteisti comunali

redazione

Partanna: in Prefettura incontro sui rifiuti. Il sindaco Catania parla degli assenteisti comunali

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sabato 26 Ottobre 2019 - 14:31

Stamattina, presso la Prefettura di Trapani si è svolta una riunione indetta dal Prefetto Tommaso Ricciardi, per trattare il tema del ciclo integrato della gestione dei rifiuti nel territorio della provincia. All’incontro hanno partecipato, il Sindaco di Partanna Nicolò Catania nella qualità di Presidente della SRR Trapani Provincia Sud, il Sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo nella qualità di Presidente della SRR Trapani Provincia Sud, il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, socio unico della Trapani Servizi spa, i Rappresentanti del Libero Consorzio Comunale di Trapani, Dott. G. Scalisi e Dott. Barbera, i tecnici delle due società di Regolamentazione dei Rifiuti e della Trapani Servizi e, l’Assessore Regionale all’Energia ed ai Servizi di Pubblica Utilità Alberto Pierobon.

Gli argomenti trattati hanno posto le basi per una concreta gestione dell’impiantistica pubblica in materia di rifiuti nel territorio della provincia, sulla scorta degli atti propedeutici approvati dalle due SRR, Trapani Sud e Nord, che attraverso delle linee di indirizzo già approvate e condivise metteranno a fattor comune risorse ed impianti da destinare poi alla Trapani Servizi Spa quale soggetto deputato a svolgere il ruolo di società in “house” per la gestione dell’impiantistica pubblica del futuro ATO Unico Provinciale, in anticipo sulle previsioni del disegno di legge Regionale per la modifica della attuale L.R. n. 9/2010.

Favorevole all’iniziativa delle due SRR si è dimostrato il Sindaco di Trapani, il quale ha manifestato apertura e condivisione di quanto previsto nelle linee programmatiche delle SRR Trapani Nord e Sud, precisando che la Trapani Servizi Spa nel futuro prossimo, verificate le condizioni di legge, aprirà le porte  all’ingresso di nuovi soci principalmente di natura pubblica in modo tale da assurgere al ruolo di soggetto gestore degli impianti di proprietà pubblica nel territorio della Provincia di Trapani.

Si tratta della discarica di C.da Borranea e dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di C.da Belvedere di proprietà della Trapani Servizi, della Discarica di C.da Borranea di prossima realizzazione di cui è già stato redatto e consegnato il Progetto Esecutivo e di proprietà della SRR Tapani Nord, dell’impianto di Compostaggio di Calatafimi di cui è in fase di redazione il Progetto Esecutivo e del Polo Tecnologico Integrato sito in C.da nel Comune di Castelvetrano di proprietà della ex Belice Ambiente Spa ed attualmente nella disponibilità della curatela fallimentare.

L’assessore Pierobon, oltre a sollecitare i soggetti presenti alla definizione dei progetti in essere, ha altresì comunicato l’impegno da parte del Governo Regionale al finanziamento delle somme per l’acquisto del Polo Tecnologico Integrato di Castelvetrano sottolineando l’interesse strategico che quest’ultimo riveste dal punto di vista pubblico in materia di rifiuti per l’intero territorio della provincia di Trapani.

Infine proprio sul polo tecnologico si è discusso in merito all’imminente avvio di una campagna mobile  per il trattamento di circa 100 tonnellate al giorno della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata effettuata nei comuni della provincia.

In merito il segretario del Libero Consorzio Comunale di Trapani Dott. Scalisi ha illustrato gli esiti del lavoro propedeutico svolto dal gruppo tecnico congiunto (SRR TP SUD e NORD e Trapani Servizi) finalizzato all’avvio della campagna mobile ex art. 208 comma 15 del D.Lgs. 152/06 da parte della Trapani Servizi Spa, definendo, a valle di un lungo e necessario percorso di approfondimento giuridico e tecnico amministrativo,  un crono-programma di attività che entro verosimilmente il 20 di novembre prossimo consentirà ai comuni di poter conferire l’umido prodotto nei relativi territori presso il sito di C.da Airone di Castelvetrano.

Inoltre, il sindaco Nicolò Catania è intervenuto a nome dell’Amministrazione comunale sulla vicenda dei cinque dipendenti assenteisti del Comune di Partanna denunciati dai carabinieri alla procura della Repubblica di Sciacca al termine di un’indagine condotta negli ultimi 17 mesi attraverso il monitoraggio dell’attività degli impiegati infedeli. “Esprimo – afferma il primo cittadino – piena fiducia e apprezzamento dell’attività svolta dalle autorità inquirenti e al contempo il rammarico per il comportamento quantomeno censurabile sul piano professionale dei dipendenti comunali in questione che con la loro condotta hanno danneggiato sicuramente l’immagine dell’ente locale e quella dei colleghi, la stragrande maggioranza dei quali dedita con costanza al lavoro. Mi riservo di valutare con i legali dell’ente locale la possibilità di prendere i provvedimenti del caso a tutela dell’istituzione comunale. Per quanto ci riguarda come amministratori possiamo garantire che sul piano disciplinare saremo duri e inflessibili“. Dello stesso avviso anche il segretario generale del Comune Bernardo Triolo: “Lunedì come prevede la legge faremo partire la richiesta di acquisizione di copia dei provvedimenti adottati dalla Procura della Repubblica per conoscere nel dettaglio le contestazioni avanzate ai cinque dipendenti. Una volta visionata la relativa documentazione, qualora emergano evidenze indiscutibili, saremo assolutamente inflessibili facendo partire immediatamente l’iter previsto in questi casi e, ove sussistano le condizioni, avvieremo il procedimento disciplinare contro i soggetti che con il loro operato stanno ledendo l’immagine del Comune e lo concluderemo ben prima dell’inizio del processo penale, anticipando anche un’eventuale sentenza di condanna e applicando i provvedimenti disciplinari più duri che la legge ci consente. Voglio ricordare che insieme al responsabile del personale, con la piena condivisione del sindaco, già in passato avevamo inviato a tutti i dipendenti comunali delle circolari ufficiali invitandoli ad assumere comportamenti idonei con il ruolo professionale e in linea con le disposizioni contrattuali previste per coloro che prestano servizio nella pubblica amministrazione. E proprio uno dei cinque dipendenti coinvolti nella vicenda attuale era già stato sanzionato in passato per altri fatti. Dunque chi ha violato le regole pur essendo stato avvertito risponde personalmente delle proprie condotte illecite e ne subirà le conseguenze disciplinari come previsto dal contratto di lavoro”.

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