Processo “Autoelite”, in tre confermano le accuse

Chiara Putaggio

Processo “Autoelite”, in tre confermano le accuse

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venerdì 27 Giugno 2014 - 17:24

I testimoni ha riferito di aver avuto contatti con Giovanni Arena

Nuova udienza del processo che vede dodici imputati accusati, a vario titolo, di truffa nella compravendita di auto di grossa cilindrata sull’asse Italia-Germania e falso. Tra gli imputati i fratelli Giovanni e Giorgio Arena che nel 2007 gestivano di fatto l’autosalone Autoelite. Davanti al collegio presieduto da Sergio Gulotta (a latere Tommaso Pierini e Iole Moricca) è stato ascoltato Vito Zarzana, una delle persone offese che ha risposto alle domande delpm Sabrina Carmazzi. Zarzana ha detto di aver lasciato all’autosalone la sua auto Mitsubishi, ma non è stato saldato il debito e lui non ha mai dato i documenti. “Fino al luglio 2007 ricevevo multe dell’auto che avevo venduto – ha detto –. Avevo avuto rapporti con Giovanni Arena. Nel 2006 Domenico Crimi è venuto a Partanna con un certo Saverio a portarmi 3mila euro (un acconto per la vendita dell’auto), poi Benedetto Crimi, padre di Domenico, a novembre 2006 mi ha fatto sapere che avrebbe saldato dandomi i 4500 euro che mancavano per completare il pagamento della , solo allora, ho risposto che io avrei dato i documenti. Ma non fui mai saldato. Poi cancellai l’auto al Pra”. Ha deposto anche Giuseppe Di Girolamo che ha riferito di aver comprato una Citroen C3, ma poi, in seguito alla denuncia della precedente proprietaria, il veicolo fu sequestrato. Riuscì ad ottenere il dissequestro, ma senza i documenti. Per un anno ha circolato con il foglio di via rilasciato dall’agenzia La Veloce. Ora la vettura è ferma. Diversa è la vicenda di Enrico Mercurio che, nell’ottobre del 2006 si recò nel salone Autoelite per vendere la sua Ford Ka. Anche Mercurio ha detto che si accordò con Giovanni Arena, pattuendo un prezzo di 3mila euro, lasciò la Ford in conto vendita. Dopo tre mesi senza notizie, si recò all’autosalone, ma era chiuso. Raggiunse Arena telefonicamente, ma riuscì mai ad incontrarlo”. La prossima udienza si terrà il 6 ottobre alle 15 per sentire otto testi del pm.

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