Processo “Eden”, il maresciallo capo Michele Granato parla di indagini sugli affari di ditte di Castelvetrano

Chiara Putaggio

Processo “Eden”, il maresciallo capo Michele Granato parla di indagini sugli affari di ditte di Castelvetrano

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giovedì 13 Novembre 2014 - 18:38

“Emerge dalle indagini che la Edil Magasal è un’impresa riconducibile agli interessi della famiglia Messina Denaro”
La deposizione del maresciallo capo dei carabinieri Michele Granato è stata al centro della nuova udienza del processo scaturito dall’operazione antimafia “Eden”. Il militare ha risposto alle domande del pm della DdA Carlo Marzella (in aula anche Paolo Guido). Si tratta dell’ultima udienza del processo presieduto dal giudice Gioacchino Natoli vede imputati: Anna Patrizia Messina Denaro, sorella di Matteo, ritenuto il capo di Cosa Nostra, Francesco Guttadauro, nipote del superlatitante e Antonino Lo Sciuto, ai quali è contestato il reato di associazione mafiosa, Vincenzo Torino, accusato di intestazione fittizia di beni e Girolama La Cascia, ritenuta parte lesa, ma accusata di false dichiarazioni al pm. Granato ora impegnato nel raggruppamento operativo speciale del reparto anticrimine dei carabinieri di Napoli, da gennaio 2008 al 2012 è stato in servizio nel reparto anticrimine di Palermo e ha detto di aver partecipato alle indagini di ricerca di Matteo Messina Denaro, attenzionando percorsi investigativi lungo i patrimoni mafiosi. “Indagammo sulla società Edil Magasal, rilevammo che in tre stavano progettando un fallimento pilotato della Gruppo Salvo srl (bancarotta fraudolenta) con distrazione verso la Edil Magasal srl, con sede a Castelvetrano. Emerge dalle indagini che la Edil magasal è un’impresa riconducibile agli interessi della famiglia Messina Denaro e in particolare a Salvatore”. Secondo quanto dichiarato dal maresciallo, un tale Gaspare Clemente (che in un determinato periodo possedeva quote della società Edil Magasal) sarebbe stato accusato di aver distratto 300mila euro che erano diretti a Salvatore Messina Denaro. Il teste ha anche fatto riferimento a Francesco Guttadauro, imputato del processo in questione, che, in alcune intercettazioni avrebbe preso le parti dei Messina Denaro. Il processo è stato rinviato a giovedì prossimo, alle ore 11.30, quando sarà ascoltato maresciallo Luca Tofanicchio.

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