“Prontuario su come organizzare gli eventi in Città”, ci scrive il musicista Gino De Vita

redazione

“Prontuario su come organizzare gli eventi in Città”, ci scrive il musicista Gino De Vita

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martedì 06 Giugno 2017 - 07:30

“Prontuario su come organizzare gli eventi” potrebbe essere un nuovo “Manuale delle Giovani Marmotte”. Anche se non siamo a Paperopoli, voglio elargire i miei “saperi” per affrontare al meglio le “difficoltà” a cui si va incontro nell’organizzare eventi, in favore di una Città meno fantasiosa quale Marsala, alla luce delle iniziative che sono state realizzate (o meno) e che verranno organizzate (si spera) in vista della prossima stagione estiva. Da decenni organizzo eventi – a partire dai Seminari jazz con Tomaso Lama, Ettore Fioravanti, Franco Cerri, Tullio De Piscopo e come direttore artistico del primo “Jazz Festival” a Marsala – da quando non si chiedevano soldi pubblici ma quando il pubblico sosteneva un minimo i privati e quando bastava un team di amici che credevano in un progetto.

Primo punto: Einstein diceva, nella vita ci sono due cose importanti: la logica per capire come da A si arriva a B che è il background che ci portiamo alle spalle, la nostra preparazione che ci porta a ragionare come da A si arrivi a B per l’appunto; l’altro fattore è l’immaginazione che nella cultura e nell’arte serve. Sono due elementi imprescindibili. Secondo punto: fare i conti con l’utenza reale. Visto che Marsala non è Los Angeles e che ancora non ci sono tutte le strutture adeguate per vivere di turismo, considerando il contesto cittadino, l’utenza può andare dalle 300 alle 2mila persone. Non bisogna permettersi di organizzare due eventi grossi la stessa serata, neanche se un evento sia pubblico ed un altro privato. Terzo punto: se si organizza con l’Amministrazione pubblica, bisogna avere i “referenti tecnici”, cioè i responsabili della cosa pubblica che devono conoscere se il palco è a norma (deve essere collaudato almeno 5 ore prima dell’evento), se nell’impianto in cui si organizza ci sono le luci, fare da collante tra macchina organizzativa ed artista, garantirgli dei servizi quali il catering nel camerino (ogni artista in oltre potrebbe avere il suo service), il sound check, riparare i problemi che subentrano. Quarto punto: non basta fare pubblicità con l’affissione dei manifesti o tramite Pro Loco ma bisogna puntare sui canali mediatici (tv, giornali, web, Social, ecc.); la comunicazione capillare però va fatta anzitempo così come tutta l’organizzazione delle iniziative invernali o estive che siano.

Quinto punto: un Teatro di proprietà comunale non può non avere l’attrezzatura adeguata o a norma (come spesso è accaduto). Spesso mancano i teli, l’impianto audio non è sempre funzionante, ecc. Qui è il Comune che dovrebbe garantire un tecnico, un custode e se si tratta di spettacoli a scopo benefico dovrebbe anche garantire a proprie spese Vigili del Fuoco e pulizia del teatro. Il minimo sindacabile che una pubblica amministrazione dovrebbe garantire agli eventi culturali è di circa 3mila euro per l’impiantistica. L’artista poi, può recuperare il suo cachet con i soldi del biglietto d’ingresso ma se oltre all’artista l’organizzatore deve pagare anche service, pompieri, pulizie e costo del teatro non c’è nessun guadagno e non conviene neanche mettere in piedi delle manifestazioni. Se al contrario si vuole mettere su un evento privato ci si può adoperare per reperire degli sponsor ma, bisogna dirlo, il privato deve sostenere il pubblico se il pubblico sostiene il privato. Con pochi “punti” la cultura in una città come Marsala può mettere in circolo benessere, turismo ed economia. Basta averne la coscienza e le competenze.

Gino De Vita

musicista e compositore

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