Residence Marino e Serraino Vulpitta, Palmeri (M5S) incalza la Regione sul futuro dei dipendenti

redazione

Residence Marino e Serraino Vulpitta, Palmeri (M5S) incalza la Regione sul futuro dei dipendenti

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martedì 18 Giugno 2019 - 17:13

“I cittadini di Trapani non possono perdere due strutture che operavano una importante funzione sociale, centro per anziani e istituto geriatrico dove si potevano ricoverare gli anziani anche indigenti. La Regione si interessi del destino dei lavoratori”.

A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle all’Ars Valentina Palmeri che, con due interrogazioni ed una missiva ufficiale rivolte al Assessorato Regionale della Famiglia delle politiche sociali e del lavoro e al Dipartimento della famiglia, incalza la Regione Siciliana al fine di chiarire ufficialmente la posizione del governo regionale in merito alle due IPAB di Trapani recentemente chiuse, ovvero la Residence Marino e la Rosa Serraino Vulpitta.

“Il 20 gennaio scorso – spiega Palmeri – l’Ipab Rosa Serraino Vulpitta ha chiuso i battenti creando un vero dramma, non solo per gli ospiti ma anche per i dipendenti. Le problematiche che hanno condotto alla chiusura dell’ente sarebbero dovute alle disfunzioni di carattere economico e gestionale, che hanno portato l’ente ad una situazione di collasso economico, con i lavoratori, che paradossalmente, pur non ricevendo lo stipendio, sono tenuti a garantire la loro presenza perché inquadrati come pubblici dipendenti. La regione dica chiaramente in che modo vorrà preservare la dignità dei lavoratori e se abbia valutato la possibilità di far rinascere la struttura in considerazione delle finalità socialmente utili che perseguiva. Per quanto concerne l’Ipab Residence Marino, ho appreso, che da diversi anni anche questo Ente si trova in una situazione finanziaria debitoria, nei confronti sia dei dipendenti che dei fornitori e dei professionisti. Una situazione che avrebbe costretto il commissario straordinario, ad applicare la procedura di estinzione dell’Ente. Complessivamente quindi il destino di undici persone è appeso a un filo. Si confida a questo punto in un intervento della Regione”, conclude la Palmeri.

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