Riduzione del personale nel carcere di Favignana. Il sindaco scrive al Ministro Orlando

Audrey Vitale

Riduzione del personale nel carcere di Favignana. Il sindaco scrive al Ministro Orlando

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martedì 01 Luglio 2014 - 15:45

Il sindaco delle Egadi, Giuseppe Pagoto, ha rivolto una richiesta di intervento urgente al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Tamburino, al Direttore della Direzione Generale del Personale e della Formazione, Riccardo Turrini Vita e al Provveditore Regionale per la Sicilia, Maurizio Veneziano, per revocare un provvedimento del D.A.P. che dispone il rientro in sede di 24 agenti di Polizia Penitenziaria che dal 2011 sono distaccati a Favignana in seguito all’apertura del nuovo istituto di pena.

“Senza voler entrare nel merito delle motivazioni che hanno spinto il D.A.P. a emettere il provvedimento – scrive Pagoto – non possiamo fare a meno di raccogliere il clima di preoccupazione che da qualche giorno vige nell’isola e che coinvolge non solo il personale che deve fare rientro nelle sedi, ma anche i familiari e il personale che rimane, che vedrà ridurre notevolmente l’organico”.

Pagoto evidenzia al Ministro che l’isola di Favignana, che notoriamente vive prevalentemente di turismo nel periodo estivo, nella stagione invernale deve, invece, la propria crescita anche all’economia che sviluppa l’Istituto Penitenziario, e “il venir meno di 24 lavoratori, e dunque di 24 famiglie con figli, incide negativamente sulla già precaria economia dell’isola e anche sulla tenuta in vita delle scuole (materna, elementare e media) e sull’andamento dei trasporti marittimi, inclusi nell’indotto”.

All’appello del primo cittadino si unisce il Presidente del Consiglio Comunale, Ignazio Galuppo, che preannuncia di voler affrontare la questione nella prossima seduta del Consiglio Comunale.

Il sindaco chiede, dunque, un incontro urgente con il Ministro Orlando e con i Dirigenti Generali D.A.P. interessati, per un autorevole intervento mirato alla revoca del provvedimento, e per poter continuare a garantire all’isola, dunque, un minimo di equilibrio economico nel periodo invernale.

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