Rifiuti, approvato in Commissione il nuovo ddl. Addio a Ato e Srr, arrivano le Ada

redazione

Rifiuti, approvato in Commissione il nuovo ddl. Addio a Ato e Srr, arrivano le Ada

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mercoledì 14 Novembre 2018 - 19:10

La quarta Commissione dell’ARS – Ambiente, Territorio e Mobilità – ha approvato il testo del disegno di legge per la riforma degli ambiti territoriali e la gestione integrata dei rifiuti. Diverse le novità introdotte, a partire dal ritorno alla gestione pubblica del servizio rifiuti e dall’archiviazione di Ato e Srr, che saranno sostituti da 9 Autorità di governo d’Ambito dei rifiuti (AdA) guidate dai sindaci che avranno il compito di pianificare, coordinare e controllare le attività su tutto il territorio provinciale. A presiedere l’AdA sarà il sindaco del Comune che nella provincia di riferimento raggiungerà il dato migliore sulla raccolta differenziata; non sono previsti Consigli di amministrazione con relativi gettoni di presenza. Incentivi e contributi andranno alle città che supereranno il 65% di differenziata. Prevista, inoltre, la salvaguardia dei livelli occupazionali da parte dei lavoratori che effettuano il servizio.

“Si tratta di centinaia di figure professionali – afferma la vicepresidente della Commissione Marianna Caronia (Gruppo Misto) – senza le quali negli anni si sarebbero interrotti i servizi. Mantenere questi lavoratori nel bacino dei servizi legati alla gestione dei rifiuti servirà a dare continuità ai servizi stessi e per questo la Commissione ha redatto un testo che mette finalmente ordine in questa materia”.
“Questa legge – aggiunge la Caronia – getta le basi per una migliore gestione del ciclo dei rifiuti, aumentando la differenziata ed avviando la fuoriuscita da una situazione di crisi; si innesca finalmente quel circuito virtuoso che può trasformare i rifiuti da un problema in una risorsa per le nostre comunità”.

“Il ddl che riforma la gestione dei rifiuti in Sicilia, approvata oggi in Commissione Ambiente – commenta a capogruppo Udc Eleonora Lo Curto – è un risultato importante reso possibile grazie alla competenza dell’assessore Pierobon che in questi mesi sta lavorando per rendere l’intera materia delle politiche di igiene ambientale adeguata alle norme comunitarie e agli standard di efficienza del sistema della raccolta differenziata, riciclo e smaltimento dei rifiuti. Questa riforma è la sintesi di un lavoro condiviso a cui tutte le forze politiche hanno contribuito grazie all’atteggiamento di responsabile attenzione mostrato dall’Assessore nei confronti delle proposte delle opposizioni che hanno trovato in Pierobon un interlocutore assolutamente preparato, qualificato e competente. Ci sono tutte le condizioni, ora, per porre la Sicilia al passo con le regioni virtuose”. Aggiunge la Lo Curto che “la riforma garantisce il personale, anche quello precario, e le realtà virtuose del nostro territorio che non dovranno più pagare i costi dovuti al malgoverno del settore”. Un altro esponente dell’Udc, l’ex assessore Vincenzo Figuccia invita infine a superare il “tabù gli impianti di valorizzazione energetica dei rifiuti”.

Decisamente di tenore diverso le considerazioni di Anthony Barbagallo, componente del Pd in Commissione Territorio e Ambiente. “E’ un ‘ddl spot’: non si affrontano i veri nodi del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti e non si rispettano le indicazioni della Corte dei Conti sul numero degli Ato e sulla natura delle nuove SSR. Il primo punto da affrontare e che viene invece trascurato dal ddl, è quello relativo al potenziamento dell’impiantistica ad iniziare dai centri comunali di raccolta, dagli impianti di compostaggio a quello di TMB (trattamento meccanico biologico), per cui ci sono ingenti somme comunitarie disponibili e fior di progetti esecutivi depositati presso l assessorato di viale Campania. Faremo valere le nostre ragioni in Aula per migliorare per quanto possibile, attraverso i nostri emendamenti, un disegno di legge che così com’è non serve alla Sicilia”.

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