Rifiuti: la raccolta dell’organico verso il ritorno alla normalità

Vincenzo Figlioli

Rifiuti: la raccolta dell’organico verso il ritorno alla normalità

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giovedì 01 Agosto 2019 - 09:48

Il condizionale, quando si parla di rifiuti in Sicilia, è sempre d’obbligo. Ma lo stop alla raccolta dell’organico a Marsala dovrebbe essere solo l’ennesimo imprevisto di un’estate estremamente complessa. L’impianto della Sicilfert di contrada Maimone, dovrebbe infatti tornare presto ad accogliere gli automezzi carichi di rifiuti organici provenienti da tutta la provincia di Trapani.
Nella giornata di martedì, in seguito a un sopralluogo dei tecnici dell’Arpa, è stata riscontrata una situazione di caos che mal si conciliava con le disposizioni che erano state date con l’ordinanza di riapertura dell’impianto. E’ stata dunque disposta una drastica riduzione delle tonnellate da poter conferire alla Sicilfert, passate da 5000 a circa un migliaio. Conseguentemente, alla luce dei nuovi limiti posti, l’impianto andava considerato già al completo, così che agli autisti dei camion in arrivo con i rifiuti è stato detto martedì che non avrebbero potuto scaricare fino a nuovo ordine. La notizia, trasmessa poi con canali ufficiali alle amministrazioni del territorio, ha gettato ancora una volta nel panico i sindaci, specie per quanto riguarda le città più grandi, costringendo il Comune di Marsala a sospendere la raccolta dell’organico nella zona nord della città nella giornata di mercoledì. Tuttavia, fonti interne fanno sapere che il problema è in via di risoluzione e che nel giro di qualche ora i rifiuti organici dei marsalesi potranno tornare ad essere conferiti in contrada Maimone.
“Resta il fatto – spiega il vicesindaco Agostino Licari – che c’è una buona parte della Sicilia in ginocchio, soprattutto nella zona orientale. Il paradosso è che mentre i cittadini cominciano gradualmente a riservare maggiore attenzione alla raccolta differenziata, effettuandola in maniera sempre più corretta, la Regione non ha ancora un Piano rifiuti, mentre la realizzazione degli impianti pubblici, come quello di Calatafimi Segesta, continua a restare bloccata. Sarà un caso, ma le emergenze più gravi scattano sempre ad agosto”.

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