Rissa in via S. Giovanni Bosco: il singolare caso dei due processi tra parti lese e imputati

redazione

Rissa in via S. Giovanni Bosco: il singolare caso dei due processi tra parti lese e imputati

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giovedì 17 Ottobre 2019 - 16:54

Si è tenuta davanti al Giudice di Pace di Marsala, la prima udienza che vede imputato A. M. accusato di lesioni ai danni di un minore. Il procedimento è connesso ad un altro che si sta svolgendo a Palermo, presso il Tribunale dei Minori, dove lo stesso A. M. è parte offesa assieme al figlio minorenne. I fatti si riferiscono al 15 aprile 2017 e riguardano un gruppo di studenti delle scuole medie e superiori. Un ragazzino si trovava all’interno del Cinema Golden quando veniva raggiunto, sul cellulare, dai messaggi di una ragazza conoscente che lo invitava ad uscire nella via San Giovanni Bosco.

Qui il giovane, come riferisce nella querela, veniva aggredito da un gruppo di 4 coetanei, che gli procurava danni guaribili in 6 giorni. Il ragazzino così chiama il padre, A. M., che si reca sul posto. L’uomo, avendo riconosciuto i nomi dei soggetti che avevano picchiato suo figlio, ne raggiungeva uno telefonicamente. Questi, secondo quanto emerso dalle indagini della Polizia, si presentava con altri amici, picchiando ripetutamente l’uomo. A lui, in ospedale, gli venivano diagnosticati traumi facciali guaribili in 10 giorni e al Sant’Antonio Abate di Trapani, dopo una visita oculistica, i medici gli avevano refertato ulteriori 10 giorni.

Successivamente, il giovane che aveva picchiato padre e figlio, si era recato al “Paolo Borsellino” raccontando di essere stato anche lui aggredito dai due. Da qui i due processi: uno presso il Tribunale dei Minori di Palermo, dove A. M. e il figlio sono parte lesa, mentre imputati sono i 5 minori che già dalla prima udienza hanno confessato; uno dinnanzi al Giudice di Pace di Marsala in cui l’uomo deve rispondere di lesioni a uno degli aggressori che si è costituito parte civile. Oggi dovevano essere sentiti alcuni testimoni, ma per le eccezioni difensive avanzate dall’avvocato dell’uomo, Ivan Gerardi, il giudice ha disposto il rinvio al 5 marzo del 2020. Nel frattempo a Palermo la prossima udienza penale si terrà il 3 dicembre.

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