La delusione di Savona: “Non ci sentiamo sconfitti. Ma non tutti hanno capito che bisognava voltare pagina”

redazione

La delusione di Savona: “Non ci sentiamo sconfitti. Ma non tutti hanno capito che bisognava voltare pagina”

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lunedì 26 Giugno 2017 - 00:08

La delusione per il mancato raggiungimento del quorum, ma anche l’orgoglio per il lavoro svolto durante questa campagna elettorale. Questo lo stato d’animo con cui Piero Savona ha parlato a elettori, simpatizzanti e compagni di partito accorsi al comitato elettorale con la speranza di poter festeggiare un risultato diverso. “E’ stata una campagna elettorale bellissima. Al primo turno abbiamo battutto uno dei capisaldi della politica locale, il senatore D’Alì. E lo abbiamo fatto con i mezzi della democrazia. Per questa città è un risultato straordinario”, ha dichiarato Savona, ringraziando la deputazione nazionale e regionale, oltre che il sottosegretario Davide Faraone, per la vicinanza espressa durante queste settimane.
“Penso – ha aggiunto Savona – che sia stata una campagna elettorale che lascerà qualcosa a questa città. Non ci sentiamo sconfitti e non siamo stati sconfitti. Siamo andati al ballottaggio per sconfiggere vent’anni di gestione politica che ha condotto Trapani in questa situazione. Oggi Trapani è una città che soffre, una città del disagio e in difficoltà. La nostra unica preoccupazione oggi è per i nostri concittadini trapanesi. Per un fatto culturale, probabilmente, non tutti hanno capito che bisognava voltare pagina. Dall’altra parte c’erano tutti: Forza Italia, Fazio, il Movimento 5 Stelle, a cui dico che il cambiamento non si fa con le parole, ma con i fatti. Non possono rappresentare il cambiamento trovandosi d’accordo con D’Alì. Se il Pd è un problema per molti in questa città, sono contento. Perchè vuol dire che sarà un problema anche per la criminalità organizzata, che sicuramente non ci ha votato. Abbiamo conseguito un risultato che ci consente di dire che abbiamo acceso un faro importante in questa città”.
Infine una stoccata a qualche esponente del Pd che auspicava accordi con Fazio o D’Alì: “Non abbiamo voluto farli nè prima, nè dopo. Coscienti che, o si cambia pagina o le finzioni non servono. Sono stanco, ma sono contento. Abbiamo seminato qualcosa in questa campagna elettorale, è una pianta che crescerà”.

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