Lo sciopero dei benzinai, almeno per quanto riguarda il nostro territorio (e non solo), non è stato così esteso come si prevedeva. Indetto dalle associazioni di categoria, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio.
Per il vero sul sito: http://www.regioni.it/conferenze/2011/05/16/doc-approvato-tabelle-turnazioni-impianti-autostradali-in-caso-di-sciopero-104782/ c’è il link da cui si può scaricare un file per vedere tutti i distributori aperti d’Italia nelle Autostrade, anche in Sicilia. Ma in diverse città da nord a sud, per le strade ordinarie i benzinai non hanno incrociato le braccia e al contrario sono al lavoro. Lo si può vedere anche nelle strade del centro urbano e delle periferie marsalesi, qualcuno, pur condividendo le ragioni dei sindacati, ha voluto lo stesso garantire il servizio per ragioni legate al bisogno di lavorare.
Nella nota congiunta delle associazioni si legge: “La protesta è rivolta innanzitutto nei confronti del Governo che sta gravando con adempimenti inutili e cervellotici su un’intera Categoria con provvedimenti che vanno: dalla fatturazione elettronica, ai Registratori di cassa Telematici (anche per fatturati di 2 mila €/anno); dalla rimodulazione dell’Indice Sintetico di Affidabilità fiscale (ISA) irraggiungibile per i Gestori, all’introduzione di Documenti di Trasporto (Das) e modalità di Registrazione giornaliera in formato elettronico; dall’invio dei corrispettivi giornalieri in formato elettronico fino al gravame fiscale e contributivo per i Gestori che non ricevono – in tempo – dai Fornitori e Agenzia delle Entrate i documenti necessari per la loro contabilità…”.
