#sevolovoto oggi a Palermo. Consegnate le firme per Birgi, ma il governo Musumeci non si fa trovare

redazione

#sevolovoto oggi a Palermo. Consegnate le firme per Birgi, ma il governo Musumeci non si fa trovare

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lunedì 29 Aprile 2019 - 14:19

Grande partecipazione a Palermo per la consegna delle firme a sostegno dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi. Su iniziativa del comitato #sevolovoto, circa 500 persone si sono ritrovate davanti a Palazzo dei Normanni per la simbolica consegna delle circa 45000 firme raccolte in provincia di Trapani per salvare lo scalo trapanese, le cui prospettive future appaiono quanto mai nebulose.

Tanti davvero i cittadini, gli operatori turistici e i rappresentanti delle associazioni che hanno raggiunto Palermo con gli autobus organizzati o con mezzi propri per fare sentire la voce di un intero territorio, che ritiene l’aeroporto un’infrastruttura fondamentale per il proprio futuro. Numerose anche le delegazioni delle Amministrazioni (Trapani, Marsala, Valderice, Erice, Custonaci, Castellammare, Alcamo e Paceco) e dei Consigli comunali del territorio. A rappresentare Marsala, c’erano l’assessore Andrea Baiata, il presidente Enzo Sturiano e i consiglieri Linda Licari, Federica Meo, Luana Alagna, Giovanni Sinacori, Flavio Coppola e Ivan Gerardi. Se l’aspetto della partecipazione è stato senz’altro soddisfacente per i promotori dell’iniziativa, non si può dire la stessa cosa dell’accoglienza riservata dalle istituzioni regionali: nessun rappresentate del governo Musumeci si è fatto trovare a Palermo per l’occasione, né il presidente, né l’assessore al turismo Pappalardo, né gli altri componenti della compagine assessoriale. Una delegazione del comitato #sevolovoto è stata comunque ricevuta dal capo di gabinetto di Musumeci, peraltro da poco nominata nel Consiglio d’amministrazione di Airgest in sostituzione della dimissionaria Elena Ferraro.

“Questo scalo – scrivono i portavoce del comitato – rappresenta una fonte di ricchezza per gli abitanti della provincia di Trapani e garantisce inoltre il diritto alla mobilità. È soltanto l’ inizio di questa battaglia che porteremo avanti fino a quando non l’ avremo vinta. È una questione di dignità!”.

“Trapani può decollare se ritorna a volare”, ha dichiarato con una nota stampa il sindaco del capoluogo Giacomo Tranchida, che ha sottolineato come l’odierna manifestazione si configuri come “uno schiaffo alla politica del piccolo cabotaggio”. “#sevolovoto – scrive ancora Tranchida – è l’invito, chiaro e forte,  al Presidente della Regione e al Sindaco di Palermo, maggiori azionisti pubblici delle rispettive società di gestione aeroportuali di Trapani e Palermo, ad avere il coraggio di sedersi e confrontarsi sul futuro del polo aeroportuale della Sicilia occidentale (e sul sistema siciliano tutto)  e guardare negli occhi i trapanesi e i siciliani tutti, chiarendo le loro intenzioni reali, tanto per quanto concerne la creazione paritetica del polo aeroportuale West Sicily quanto per evitare che le compagnie low cost impongano le loro strategie economiche e tengano in ostaggio la destinazione turistica”. Tranchida aggiunge che Trapani, “oltre alle bandiere dell’Italia, dell’Europa e della Regione Sicilia, allocherà sulla facciata del palazzo comunale quella di #sevolovoto. Una battaglia ed insieme la speranza per non far morire la nostra unica industria , il turismo, di mala politica e non far scappare ancora i nostri giovani dalla loro terra”.

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