Si conclude il Primo cammino dell’Antica trasversale sicula: un viaggio carico di emozioni e bellezza

redazione

Si conclude il Primo cammino dell’Antica trasversale sicula: un viaggio carico di emozioni e bellezza

Condividi su:

mercoledì 21 Novembre 2018 - 18:30

Entusiasmo, fatica, adrenalina, gioia di esserci e di arrivare alla meta. Domenica 18 novembre oltre 250 camminatori hanno ufficialmente concluso il “Primo cammino internazionale dell’Antica trasversale sicula”. Un viaggio carico di emozioni, lungo 650 chilometri, che ha avuto il suo culmine nel sobborgo marinaro di Vittoria, sotto al faro di Scoglitti, animato per l’occasione da Radio Sole.

Qui i globetrotter, partiti il 7 ottobre dall’isola di Mozia, dopo 44 giorni di cammino nell’entroterra siculo hanno nuovamente toccato la costa.

Italiani e stranieri, giovani e meno giovani, attraverso numerose piste armentizie hanno ripercorso antiche vie di comunicazione, ricalcando lungo le “regie trazzere”, patrimonio viario della Sicilia le vie dell’acqua, del vino, del sale, del frumento, del miele, dello zolfo e delle ceramiche di Sicilia. Strade in cui si intersecano paesaggi diversi, ricchi di storia, cultura e fascino.

L’Antica trasversale sicula ha lanciato il progetto di uno lo sviluppo sostenibile delle aeree interne dell’isola attraverso un cammino naturalistico ed esperienziale, improntato sul vivere il territorio lentamente e consapevolmente. Tante le associazioni, gli enti di ricerca e istituzionali, i gruppi ambientali,i Club Unesco, i Cai, i Gal, le Pro Loco che hanno aderito e continuano a credere nel progetto della Trasversale che da volano culturale e economico offre spunto ad una nuova strategia turistica slow.

Il cammino dell’Antica trasversale sicula, sostenuto da ASTES e dall’UNPLI, si pone, infatti, come l’anello di congiunzione di tutte le eccellenze dell’isola e del suo patrimonio fatto di maestranze, prodotti tipici, dialetti, sagre, fiere e siti di pregio storico-artistico-archeologico- naturalistico.Il primo cammino internazionale ha ottenuto dal Mibac il marchio dell’Anno Europeo del patrimonio culturale 2018 ed è stato inserito tra i Cammini Unpli d’Italia. Come spiega Robertò Patanè dell’Unpli Sicilia, questo progetto vedrà per la prima volta i ragazzi del Servizio civile impegnati in un “cammino”.

Un viaggio nel tempo, dunque, sulle orme di antichi popoli, Siculi, Sicani, Elimi e Greci ma anche tappa obbligata per gli amanti della natura, della gastronomia e dell’arte. Grazie alla collaborazione del Labgis dell’osservatorio turistico del Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, i pionieri della Trasversale in queste 6 settimane hanno proseguito il lavoro di mappatura di abbeveratoi, punti d’acqua, punti panoramici, alberi secolari ed edicole votive.

Numerosi i trekker che hanno preso parte al cammino tra cui il travel writer argentino Martin Guevara Duarte che dopo avere attraversato l’intera provincia di Trapani ha raggiunto il folto gruppo per l’ultima e significativa tappa.

«Siamo sempre più consapevoli di vivere in una terra unica – afferma Peppe De Caro, uno dei  fondatori della Trasversale -. Ancora una volta siamo stati rapiti da suggestivi paesaggi e dalla millenaria tradizione enogastronomica. Siamo stati accolti e ospitati in maniera sincera e generosa, condividendo con le persone del luogo emozioni, speranze e tappe del cammino. Abbiamo stretto legami unici. Abbiamo dormito nei sacchi a pelo e camminato tra il sole e le intemperie di un’Isola che anche nei suoi fenomeni atmosferici evoca la propria forza. Abbiamo visto la bellezza di questa terra anche attraverso gli occhi di chi non c’era mai stato, negli occhi dei nostri compagni di viaggio, con in quali all’arrivo ci siamo stretti in un lungo e caldo abbraccio a Kamarina».

L’antica trasversale sicula è un cammino di condivisione e di resilienza che induce ad andare avanti nonostante le difficoltà e a credere nel cambiamento come sfida e opportunità.

«Il primo cammino internazionale – chiosa De Caro – si è appena concluso ma prosegue il nostro viaggio per la valorizzazione dell’identità di quest’isola, un’isola che pulsa non soltanto sotto i nostri piedi e ma anche dentro di noi. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno supportato a voi titolo in questi 44 giorni di cammino, gente straordinaria che ha reso e rende questo viaggio unico».

Condividi su: