Sicurezza: Giacomo Tranchida torna a chiedere “più uomini e mezzi”

redazione

Sicurezza: Giacomo Tranchida torna a chiedere “più uomini e mezzi”

Condividi su:

domenica 13 Dicembre 2015 - 13:58

Nuovo intervento del sindaco di Erice sui temi legati alla sicurezza e al controllo del territorio. A tal riguardo, Giacomo Tranchida ha infatti voluto inviare una nota al prefetto di Trapani Leopoldo Falco, al procuratore Marcello Viola, al questore Maurizio Agricola e al comandante provinciale dei carabinieri Stefano Russo, inoltrata per conoscenza anche ai vertici del mondo politico nazionale.

“Leggo e apprendo dalla stampa dell’importante operazione di polizia giudiziaria che ha portato all’arresto di una giovane banda criminale che imperversava in danno di operatori commerciali e cittadini, in particolar modo nel territorio ericino, seminando – insieme ad altri criminali – terrore e paura. Considero tale risultato fondamentale per la “riconquista” di un rapporto fiduciario dell’opinione pubblica nei confronti dello Stato, e dunque nel duro lavoro investigativo delle Forze dell’Ordine oltre che Giudiziario”.

A tal riguardo, Tranchida torna a sottolineare la necessità da parte del governo nazionale di “urgenti e concreti potenziamenti in termini uomini e mezzi” per contrastare il malaffare e garantire l’ordine pubblico e il rispetto delle leggi in una provincia di frontiera come Trapani, alle prese, da un lato con la presenza mafiosa di cui la latitanza di Matteo Messina Denaro è solo la punta dell’iceberg, dall’altro con “gli sbarchi di immigrati e l’ordinaria condizione di esposizione sociale dovuta allo “svuotacarceri”.

“Confermo e ribadisco – conclude Tranchida – l’impegno a fare la mia parte, nei limiti delle competenze e subordinatamente ai vincoli del condizionante “Patto di Stabilità” che congela risorse imponenti del mio, come altri, virtuosi Comuni, che necessariamente anche su tale fronte dovrebbero avere più spazi di manovra finanziaria e sociale. Grazie alle Donne e agli Uomini dello Stato che ci aiutano nel difficile ed arduo compito di costruzione delle comunitá che vogliamo, nonostante la crisi e le difficoltà socio/economiche note. La sicurezza e la sua percezione, non solo da’ speranza ma anche fiducia nella ripresa democratica e civile della vita quotidiana delle nostre Città. Rimango fiducioso che il Governo nazionale oltremodo indirizzi gli sforzi sinora prodotti”.

Condividi su: