Sinacori e Coppola replicano alla Lega: “Sparare nel mucchio è da codardi”

redazione

Sinacori e Coppola replicano alla Lega: “Sparare nel mucchio è da codardi”

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venerdì 05 Aprile 2019 - 07:45

I consiglieri comunali del gruppo Iniziativa Democratica Popolare replicano duramente al circolo della Lega di Marsala, che un paio di giorni fa aveva chiesto le dimissioni di Giunta e Consiglio comunale per “un evidente fallimento dal punto di vista amministrativo” definendo la classe politica marsalaese “una accozzaglia di dilettanti allo sbaraglio”.

Con una nota congiunta, Giovanni Sinacori e Flavio Coppola sottolineano che i consiglieri rivendicano di essere stati eletti, “in modo libero e democratico, nella coalizione che ha avuto assegnato dal corpo elettorale, il ruolo di minoranza politica in città”.

“Per quanto salaci, le critiche politiche, pur se proferite con terminologia maleodorante di rigurgito padano, fanno parte del ruolo e, pertanto, si registrano e si risponde, se si è capace di farlo, con l’attività svolta. Altra cosa è, invece, confezionare etichette di moralità e di etica senza, prima, guardare al proprio interno; accusare gli altri di “spocchiosa arroganza” quando questa trova cittadinanza proprio nei termini utilizzati, risulta paradossale. Sparare nel mucchio senza fare chiarezza quando si ha la pretesa di impartire lezioni politiche, di etica e di moralità è da codardi. Solo se pensaste che chi siede a Palazzo VII Aprile, ha ricevuto il voto dei marsalesi, ai quali presto vi rivolgerete, avreste rispetto e contegno. I toni populistici, vostro marcante corredo cromosomico politico, sono l’anticamera dell’anarchia verso la quale vorreste spingere la città. Abbiate il coraggio di denunciare, con circostanze provate, il fallimento etico e morale al quale fate ricorso, dimostrate di non essere alla ricerca di un pizzico di notorietà che non avete, presentate alla città i vostri progetti di governo. Per fare questo non è necessario offendere gli altri. Abbiate il coraggio di essere propositivi e positivi, ma, si sa, il coraggio non è dei codardi.  E neanche dei Trasformisti”.

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