Dalla Sicilia alla Lombardia, 70 arresti nella “Stidda” e un esercito di “500 leoni” armati

redazione

Dalla Sicilia alla Lombardia, 70 arresti nella “Stidda” e un esercito di “500 leoni” armati

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giovedì 26 Settembre 2019 - 11:32

La squadra mobile di Caltanissetta e il Servizio centrale operativo della polizia, ha scovato una grossa cosca della cosiddetta “Stidda” di Gela. L’indagine ha portato questa mattina all’arresto di 70 mafiosi e sequestri per 35 milioni di euro tra la provincia nissena e il bresciano. Uomini che comandavano un “esercito” di 500 persone armate pronte ad una nuova guerra di mafia, ma questa volta al nord.

I “Cinquecento leoni” – così si chiamavano tra di loro durante le telefonate ascoltate dagli investigatori – che attendevano solo il cenno dei capi della cosca dei Di Giacomo. I poliziotti hanno anche ripreso diverse spedizioni punitive alle quali gli ‘stiddari’ si presentavano armati, danneggiamenti e incendi ai danni di chi si opponeva al potere del clan. In carcere capi, gregari e sodali che hanno gestito un fiorente traffico di sostanze stupefacenti, hanno infiltrato l’economia legale attraverso imprese di comodo, facendo estorsioni a tappeto, imponendo in particolare i prodotti delle loro aziende.

Ma i veri business molto remunerativi si erano spostati al Nord. Le infiltrazioni della Stidda erano arrivate anche in Lombardia, in provincia di Brescia, in diversi settori economici attraverso la commercializzazione di crediti d’imposta fittizi per decine di milioni di euro. La Stidda al nord era anello di congiunzione tra i mafiosi e gli imprenditori, i cosiddetti ‘colletti bianchi’, i quali individuavano tra i loro clienti (disseminati principalmente tra Piemonte, Lombardia, Toscana, ma anche nel Lazio, Calabria, Sicilia) quelli disponibili al risparmio facile.

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