Uilpa: “no alla chiusura della base navale della polizia penitenziaria a Favignana”

redazione

Uilpa: “no alla chiusura della base navale della polizia penitenziaria a Favignana”

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lunedì 08 Febbraio 2016 - 13:39

Il Ministero della Funzione Pubblica, in un’ottica di razionalizzazione delle forze dell’ordine, ha previsto la chiusura della base navale della polizia penitenziaria di Favignana. La Uilpa, contraria al provvedimento, fa un appello ai senatori e ai deputati locali: “Un presidio di legalità che deve rimanere”.

A Favignana – afferma il segretario generale della Uilpa Trapani e coordinatore regionale Uilpa Polizia Penitenziaria Gioacchino Venezianosono stati da poco spesi oltre 11 milioni di euro per la costruzione di un nuovo carcere. Il rischio di vedere cancellare una Forza dello Stato come la Base Navale della Polizia Penitenziaria, presente da oltre 31 anni, appare dunque paradossale. Significa davvero che la politica nemmeno immagina come vivono i cittadini di questa isola”.
La Polizia penitenziaria della navale – spiega Veneziano – ha come compito primario il pattugliamento adiacente il carcere, il trasposto rapido del personale per compiti istituzionali, il soccorso alla vita umana in mare e gli interventi sanitari di emergenza. La scelta del Ministero, dunque, andrebbe a cancellare di fatto una specialità del Corpo, determinando la scomparsa dell’Amministrazione Penitenziaria a Favignana, e soprattutto depennando la presenza dello Stato in una delle maggiori dell’arcipelago delle Egadi. Noi della Uilpa Polizia Penitenziaria siamo convinti che la Base Navale deve rimanere in quanto presidio forte di sicurezza”.
Il presidio, ricorda poi il segretario Uilpa ha svolto un ruolo importante nei casi di sbarchi di immigrati nelle Egadi: “L’isola di Favignana si è rivelata molte volte punto di sbarco di migliaia di clandestini emigranti e le motovedette della Polizia Penitenziaria della Base Navale di Favignana hanno dato sempre l’apporto necessario per queste emergenze, ormai quasi quotidiane. Risultano, infine, all’attivo del personale della base navale che una centinaio di salvataggi in occasione di malori o incidenti sia in mare e terra. Chiudere la base navale di Favignana – conclude Veneziano – appare, dunque, un atto illogico e soprattutto irresponsabile. Coinvolgeremo la cittadinanza egadina nelle iniziative che metteremo in campo poiché a tutela della base stessa e dei suoi lavoratori”.

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