Vertenza rifiuti, il sindaco di Erice non esclude il ricorso in Cassazione e replica a Damiano e Fazio

Vincenzo Figlioli

Vertenza rifiuti, il sindaco di Erice non esclude il ricorso in Cassazione e replica a Damiano e Fazio

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martedì 21 Aprile 2015 - 12:20

Dopo la sentenza della Corte d’appello di Palermo che ha disposto un risarcimento di circa un milione di euro al Comune di Trapani per il conferimento dei rifiuti presso le discariche di Borranea e Belvedere, arriva la replica del sindaco di Erice. Giacomo Tranchida ricorda che il contenzioso si riferisce al periodo compreso tra il 1992 e il 2001, in cui l’amministrazione comunale era guidata da altri soggetti e comunica che il Comune di Erice sta valutando se ricorrere in Cassazione contro la sentenza a proposito dell’interpretazione di una clausola contrattuale, risalente al 1989, che, secondo il primo cittadino ericino, “potrebbe offrire spunti per un’impugnativa di mera legittimità”.

Tranchida, alla guida della suddetta amministrazione comunale dal 2007, non rinuncia infine a una risposta dal sapore più chiaramente politico alle dichiarazioni rilasciate a margine della sentenza dal primo cittadino trapanese Vito Damiano e dal suo predecessore Mimmo Fazio.

” .. ho l’impressione che il Sindaco Damiano, invero con minori responsabilità amministrative in materia rispetto al predecessore Sindaco Fazio, vogliano, distintamente, scaricare le loro responsabilità in materia di errate e miopi scelte gestionali sul sistema del servizio di raccolta dei rifiuti, che produce conseguenti ed esorbitanti oneri quale la esosa tassa rifiuti per i cittadini trapanesi, sulle mie spalle. Sbagliano tre volte e fanno i conti senza l’oste: 1) perché la vicenda giudiziaria si riferisce al tempo in cui gli amministratori ericini erano loro compagni politici e di partito; 2) proprio, al tempo invece, il sottoscritto Sindaco di Valderice, insieme a tutti gli altri Sindaci non a caso fiutando il pericolo si oppose all’OPA/Trapani Servizi lanciata da Fazio per trasformare il sistema del servizio rifiuti del comprensorio ex agro-ericino nella fallimentare odierna gestione trapanese; 3) perché Fazio e Damiano, quest’ultimo per grave eredità dal primo, non possono nascondere l’evidenza: Trapani, fanalino di coda in Italia, assicura un pessimo servizio raccolta rifiuti, non fa la raccolta differenziata porta a porta e financo fa pagare ai trapanesi una delle tasse più alte.”

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